Una tradizione antica, con secoli di storia, gesti sapienti e consapevoli, un ambiente naturale rimasto immutato per secoli. Tutto ciò è racchiuso nel "Cesanese di Affile", un vino prezioso, che la tradizione popolare fa risalire ai tempi della Roma Antica, quando i coloni romani, sedotti dall'ottimo clima, si dedicarono ad un'intensa opera di disboscamento per fare spazio a splendidi vigneti, (cesae: luoghi dagli alberi tagliati, da cui il nome del vitigno).
Un vino che, come racconta la tradizione, deliziò per secoli il palato di Papi e Imperatori e al quale furono riconosciute qualità medicamentose e addirittura soprannaturali. Un prodotto della terra che accompagnò il lento ritmo del lavoro dei campi e fu oggetto di gelosa cura da parte del popolo di Affile che stabilì negli statuti municipali "pene severissime a chiunque avesse avuto l'ardire di recare danno alle vigne" Un vino la cui notorietà ha trovato eco lungo i secoli, fino a conquistare negli anni trenta del Novecento i templi della cultura enologica, ottenendo riconoscimenti e medaglie a Parigi, Bruxelles, Roma e Milano. Segni tangibili di un legame antico, quasi eterno, testimoniato persino dallo stemma del paese: un tralcio di vite dai grappoli neri con un aspide attorcigliato al tronco.
Oggi questo vino - grazie alla Colline di Affile, la prima azienda a commercializzarlo – ha ritrovato il suo antico splendore affermandosi sempre più tra gli esperti del settore e tra tutti coloro che amano l'eccellenza e le cose fatte con passione